PERCORSO

PERCORSO

Il percorso della Greenway Voghera-Varzi unisce i due maggiori centri dell’Oltrepò occidentale, seguendo tutta la valle del torrente Staffora. Idealmente, è possibile suddividere il percorso ciclopedonale in due tratti: il primo di pianura, da Voghera a Salice Terme, e il secondo che dalla località termale risale dolcemente le colline appenniniche sino all’antico borgo medievale di Varzi, entrato a far parte del prestigioso circuito de “I Borghi più belli d’Italia”.

Tratto di pianura Voghera-Salice Terme

La Greenway Voghera-Varzi inizia il suo percorso dalla stazione ferroviaria di Voghera — la romana Iria — accoglie il visitatore con il suo impianto urbano di origine medievale, il castello visconteo, il grande Duomo e numerose attrattive artistiche, culturali ed enogastronomiche. Voghera, posta nel luogo in cui termina la pianura ed iniziano i rilievi, in epoca romana si trovava sul limite tra le regioni augustee dell’Emilia e della Liguria. Anche il fiume che la attraversa, lo Staffora, prende il nome dal vocabolo longobardo Stafula, usato per indicare i cippi confinari che segnavano i confini tra le diocesi di Piacenza e di Tortona. Voghera sin dal Medioevo rappresentò anche il confine storico tra Piemonte e Lombardia, quando il borgo era incardinato nel territorio di Pavia ma sottoposto alla diocesi di Tortona. La sua posizione storico- geografica ne fa tuttora un importante snodo dal punto di vista commerciale.

Dopo un breve percorso urbano verso Est, che alterna tratti in sede propria e promiscui, la ciclopedonale attraversa il torrente Staffora, per inoltrarsi nell’aperta campagna. Qui incrocia numerose vie bianche percorribili, dove è facile incontrare qualche esemplare della fauna selvatica di pianura, come lepri e scoiattoli.

La Greenway attraversa poi la SP33 e conclude la sua ampia curva verso Sud — iniziata subito fuori Voghera — affiancando la SP1, mantenendosi in sede propria. Si giunge così ai piedi delle colline, a Codevilla (146 m slm): il percorso lambisce l’abitato e consente di avere una visuale unica sui vigneti dove nascono i grandi vini dell’Oltrepò Pavese e sul colle di Mondondone, antica rocca medievale.

Non perdetevi la visita delle rinomate cantine vitivinicole nei pressi del percorso.

Si prosegue ancora tra i vitigni e si arriva a Retorbido (169 m slm), comune noto per le fonti solforose, il castello e le vicende intrecciate con la celebre leggenda dell’astuto contadino Bertoldo, celebrato ogni anno con la sagra del Polentone, a marzo.

Stretta tra il torrente Staffora e le pendici del colle di Nazzano, la Greenway entra poi a Rivanazzano Terme (153 m slm). Inizia qui un breve tratto promiscuo che porta all’attraversamento della SP 1 nei pressi della rotonda e del ponte sul torrente Staffora, in direzione del centro, per poi svoltare subito a sinistra nei giardini Mezzacane, proprio di fronte al parco Brugnatelli. Noto nel medioevo come Vico Lardario, vi si ammirano una curiosa torre pentagonale e la parrocchiale di San Germano.

Lasciato alle spalle Rivanazzano Terme, il percorso prosegue costeggiando la riva sinistra del torrente Staffora sino a Salice Terme, dove dopo un breve tratto lungo le vie del paese, superato il ponte che riporta sulla destra del torrente, ha inizio il tratto appenninico, proprio in prossimità dell’antica stazione di Salice ora adibita a ristorante, locanda e bottega dove trovare i prodotti artigianali dell’Oltrepò Pavese.

Tratto appenninico Salice Terme-Varzi

Da Salice Terme, rinomata località termale fin dall’epoca romana (180 m slm), proprio in prossimità della vecchia stazione ferroviaria, parte il secondo tratto della Greenway Voghera-Varzi, un percorso che inizia a risalire la Valle Staffora sulla sponda sinistra del torrente. Prima di giungere a Godiasco, si incontrano la sottostazione di trasformazione e conversione elettrica che dava corrente ai locomotori della ferrovia e le strutture del deposito militare di carburanti che restò in funzione dal 1953 fino alla fine degli anni ottanta, quando venne totalmente dismesso.

Nel paese di Godiasco (196 m slm), la Greenway passa sotto il borgo storico del paese, lambendo quelle che erano le mura del castello oggi inglobate nel tessuto urbano, per poi attraversare il nuovo parco cittadino Eugenio Montale. Usciti dal centro abitato, il percorso supera il torrente Ardivestra sul vecchio ponte ferroviario, che scorre parallelo a quello della statale del Penice.

Nella valle, che si restringe proseguendo la via, si incontra la frazione San Desiderio sempre nel comune di Godiasco e, a circa tre chilometri di distanza, la frazione Casa Cucchi che invece si trova nel comune di Cecima .

Un’ampia curva a destra conduce a Ponte Nizza (267 m slm), il cui paese è di fatto alla confluenza del torrente Staffora e del Nizza che crea una valle laterale dalla quale è possibile raggiungere il castello di Oramala, costruito dai Malaspina intorno all’anno mille. Sul torrente Nizza è ancora oggi agibile in vecchio ponte della ferrovia che porta direttamente fuori paese.

A Ponte Nizza dove sorgeva la vecchia stazione ferroviaria è possibile trovare ora una nuova struttura che funge da punto di accoglienza e snodo per escursionisti e cicloamatori e visitare il museo dedicato alla vecchia ferrovia.

A distanza di circa quattro chilometri si entra nel borgo di Bagnaria (333 m slm), la Balnearia di epoca romana. Nel centro abitato, il tracciato passa nell’area compresa tra la strada provinciale e il torrente Staffora, un lembo di terra che salendo verso Varzi diventa sempre più sottile, dove è possibile trovare una fontanella per dissetarsi nei pressi del mercato ortofrutticolo.

Al margine estremo del Comune di Bagnaria, si transita per Ponte Crenna l’ultima frazione prima di entrare nel comune di Varzi (416 m slm) che dista circa tre chilometri.

Traccia GPX

La traccia del percorso della Greenway Voghera – Varzi in formato GPX è disponibile alla pagina https://sentierioltrepopavese.it/it/resource/statictrack/greenway-voghera-varzi/