Pavia Acque: quasi ultimato il primo tratto

Pavia Acque

Pavia Acque: quasi ultimato il primo tratto

Le ruspe e gli scavatori di Pavia Acque stanno raggiungendo il centro abitato di Godiasco per concludere il primo tratto della nuova dorsale idrica della Valle Staffora.

Come da cronoprogramma, sono iniziati i lavori di Pavia Acque per la realizzazione del primo tratto della nuova dorsale idrica di trasporto che collegherà le aree della Valle Staffora e che garantirà un nuovo e più moderno sistema di approvvigionamento di acqua potabile sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo, a tutti i comuni della zona. Si tratta di un’opera di oltre 18 chilometri il cui scopo è quello di interconnettere le zone di pianura, caratterizzate da una maggiore disponibilità di acqua potabile, con l’alta Valle Staffora, un’area che in particolare nei mesi estivi soffre di una generale scarsità di risorsa idrica potabile.

Dopo i lavori di pulizia del vecchio tracciato ferroviario e di scavo, che hanno riguardato l’area che collega Salice Terme a Godiasco, i tecnici di Pavia Acque hanno predisposto la posa del tubo dell’acquedotto affiancato da quelli per i sottoservizi e per la fibra ottica che scorreranno sotto la futura Greenway, la ciclopedonale che collegherà Voghera a Varzi.

I lavori del Gestore del servizio idrico della provincia di Pavia, concentrati sulla sponda destra idrografica del torrente Staffora, hanno superato la sottostazione di trasformazione e conversione elettrica e il vecchio deposito militare di carburanti,in attività dal 1953 fino alla fine degli anni ottanta e oggi in disuso. La “punta” del cantiere è attualmente visibile in prossimità del confine tra il comune di Rivanazzano e quello di Godiasco, dove sorge la cappella dedicata alla Madonna della Guardia.

A poche centinaia di metri dall’attuale posizione, in direzione del centro abitato di Godiasco, il tracciato prevede la costruzione di un ponte in legno che, con il minor impatto ambientale possibile, permetterà di scavalcare in sicurezza il rio che scende dalla collina e che si getta nello Staffora. Poco più di un fosso per gran parte dell’anno, il rio può ingrossarsi in poco tempo raccogliendo le acque che dalla collina scendono a valle.